Il conflitto di lealtà

Pubblicato: 18 dicembre 2019
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Autori

l'autore intende mettere in rilievo gli elementi che influenzano l'assunzione del paziente da parte del clinico, in merito alla sua autobiografia familiare, in merito alla sua autobiografia formativa e professionale, e in merito ai vincoli istituzionali a cui è legato per ragioni di scuola o di credo teorico. l'obiettivo è mostrare come questi dati possano generare un"attitudine non autentica verso la cura, e il rischio di agire per ottenere l'assunzione di un consenso piuttosto che l'assunzione effettiva del paziente inteso come persona dotata di una unicità rispetto alla quale confrontare il tipo di setting formale e mentale da creare e condividere. Si possono individuare almeno quattro livelli di conflitto di lealtà: un livello sentimentale, in base al quale il clinico può sentire di tradire la sua appartenenza in termini di formazione e di maestri; un livello estetico in base al quale il clinico può trovarsi in una identificazione di tipo estetico, formale, imitativo nei confronti dei maestri; un livello teorico, in base al quale il clinico può trovarsi, senza avvertirlo, a non aprire le sue vedute in quanto sottoposto ad una censura nei confronti della sua pensabilità; un livello sociale, o culturale, in base al quale il clinico può trovarsi, in parte riconoscendolo e in parte no, a frequentare mode concettuali in auge all'interno della sua comunità intellettuale di appartenenza.

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Come citare

Cassardo, C. (2019). Il conflitto di lealtà. Ricerca Psicoanalitica, 30(3), 53–68. https://doi.org/10.4081/rp.2019.83