Narrative digitali. Le dinamiche affettive legate all’oggetto digitale indagate con metodi proiettivi

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Autori
I dispositivi digitali, considerati inizialmente come strumenti tecnici sorprendenti, stanno assumendo il ruolo di veri e propri ‘compagni digitali’ che affiancano le dinamiche della vita quotidiana. Il presente studio si propone di analizzare le modalità attraverso cui i dispositivi influenzano le rappresentazioni affettive dell'intersoggettività. Alla ricerca hanno partecipato 22 soggetti ai quali è stato chiesto di interpretare narrativamente 4 tavole proiettive ispirate al Thematic Apperception Test (TAT) di Murray, all’interno delle quali sono state inserite rappresentazioni di dispositivi tecnologici. Appoggiandosi alla teoria psicoanalitica e interpersonale, l’analisi dei contenuti delle 88 narrative ha permesso di approfondire come quattro esperienze fondative della soggettività vengano influenzate dalla tecnologia: Infanzia, Coppia, Immagine di sé, Evento traumatico. L’esplorazione delle dinamiche legate all’oggetto digitale ha tenuto conto degli affetti, della rilevanza data all’oggetto digitale nel racconto e della funzione rispetto alla vita relazionale. I risultati mostrano che la tecnologia si configura come un ausilio nella misura in cui vi è buona comunicazione sul piano interpersonale reale, ma non è in alcun caso sufficiente a sostituire l’oggetto d’amore. Nella vita di coppia l’oggetto digitale diventa fonte di conflitti, verso il quale soprattutto la protagonista femminile sviluppa una dipendenza invadente; oppure viene utilizzato come arma di rottura della relazione, generando vissuti di sofferenza potenzialmente traumatici. Non mancano tuttavia narrazioni in cui il device è stato utilizzato per immortalare aspetti positivi del sé, mantenendo una apertura relazionale genuina e non dipendente da dinamiche narcisistiche di riconoscimento esteriore.
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