Scritti
31 dicembre 2013
V. 24 N. 3 (2013): Pubblicato da FrancoAngeli

Il primato della relazione

Publisher's note
All claims expressed in this article are solely those of the authors and do not necessarily represent those of their affiliated organizations, or those of the publisher, the editors and the reviewers. Any product that may be evaluated in this article or claim that may be made by its manufacturer is not guaranteed or endorsed by the publisher.
152
Visite
0
Downloads

Autori

C"è un dialogo io-tu che tutti sentiamo come indispensabile per conservare la nostra integrità psicologica. Esso è collegato con il dialogo interiore e con il "Sè verbale", l'organizzazione più "matura" della personalità, secondo la definizione di Stern, quella che ci mette in grado di riconoscerci in certi comportamenti e disconoscerci in altri, creando ciò che comunemente chiamiamo "libera scelta". La coscienza nasce a livello primario con l'apparire di una presenza allucinatoria, descritta da Edelman a livello degli animali vertebrati come "presente ricordato". Quando poi i simboli verbali si sostituiscono all'evocazione diretta delle scene della coscienza primaria, ci allontaniamo dall'esperienza vissuta e corriamo il rischio dell'alienazione, ma contemporaneamente abbiamo accesso alla possibilità di una più alta integrazione.

Altmetrics

Downloads

La data di download non è ancora disponibile.

Citations

Come citare



Il primato della relazione. (2013). Ricerca Psicoanalitica, 24(3), 109-132. https://doi.org/10.4081/rp.2013.390