Commento al caso clinico presentato in: La coppia come occasione del divenire reciproco

L’autrice parte dal presupposto che una crisi è prima di tutto individuale, e che trova nel legame di coppia un suo terreno privilegiato di espressione, rispetto alla tensione, sempre presente nei legami affettivi, di coniugare complessità ed unitarietà. Se questo può essere il baricentro di questo saggio clinico – o come viene osservato il carburante di questo lavoro – ciò va visto in stretta continuità con la teoria di Michele Minolli, la quale evidenzia l’importanza di una visione duale della vita di coppia, accentuando il valore dell’Io-Soggetto, che sviluppa le potenzialità del suo divenire nell’incontro affettivo con l’Altro, e che è sempre alle prese con l’equilibrio precario tra la fedeltà alla propria configurazione e l’attrazione per l’esplorazione di nuove soluzioni esistenziali. La prospettiva di fondo è quindi quella relazionale/interazionista, in cui la relazione di coppia può essere intesa come il contesto potenziale per la crescita e l’emancipazione individuale, in un processo in continuo divenire. [...]