Il corpo dell’adolescente nella stanza della psicoterapia di gruppo: una sfida complessa

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Autori
Nello scenario clinico post-pandemico, a livello epidemiologico, si impongono tra gli adolescenti per diffusione e severità i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA), che contengono già nel nome una sfida per il mondo della psicoanalisi. Si collocano in quell’area di confine tra soggettività corporea e mentale, socialità e cultura che li rende esempi significativi dell’intrecciarsi di individualità e contesto storico-sociale e famigliare. Che significato e quale ricerca di senso porta il corpo dell’adolescente nella stanza d’analisi? In questo tutt’uno complesso e unitario che è l’essere umano, come può porsi e quali sfide può affrontare una cura tradizionalmente improntata sulla parola? E ancora, come abita il corpo dell’analista la terapia? E quando i corpi si trovano in gruppo? Cosa accade nell’incontro e quali occasioni crea? Il presente contributo ha desiderio di porre domande a partire da riflessioni e vignette cliniche tratte da una psicoterapia di gruppo con adolescenti con DNA.
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