Protagonisti in aula. Per i 100 anni di Scienze Politiche di Pavia

La prosopografia è una pratica e un metodo di ricerca in ambito storiografico. Consiste - come è noto - nella raccolta sistematica di dati biografici e iconografici su personalità (o anche semplici persone) ascrivibili a un certo insieme: temporale, professionale, geografico, ecc. Ho scritto "come è noto", anche se ho l'impressione che il metodo e magari la parola stessa siano oggi in declino. Eppure, è proprio quella parola che mi è venuta alla mente durante la lettura di questo Quaderno.
Alla prosopografia si usa associare l'idea di un' erudizione minuziosa e fine a se stessa, tutto sommato pedante. Nondimeno, nelle sue forme migliori, più alte, questa pratica è servita per ricostruire, con i volti degli individui, quelli del loro mondo d'appartenenza. Celebre è lo studio prosopografico condotto da Sir Lewis Bernstein Namier sui parlamentari inglesi della fine del Settecento'. Pubblicato nel 1929, cambiò significativamente l'interpretazione della politica britannica del tempo, e forse anche del parlamentarismo in generale.
Ecco dunque ciò cui vuole approdare questa lunga premessa. Quello cui il lettore si appresta, una volta terminata la lettura di questa prefazione, è l'incontro con un esercizio prosopografico eccellente. I medaglioni redatti e raccolti qui da Silvio Beretta, la galleria di ritratti lungo la quale ci guida ricostruiscono, in effetti, un mondo. E un microcosmo complesso e composito, eppure facilmente riconducibile a unità e identità: la Facoltà di Scienze Politiche di Pavia.